In base alle stime preliminari Istat, nel 2022 il PIL italiano è aumentato in volume del 3,7% rispetto all’anno precedente. Una crescita trainata soprattutto dalla Lombardia (+11 miliardi di euro, +2,9%), il Veneto (+8mld, +4,9%), il Lazio (+7mld, +3,7%) e la Toscana (+6mld, +5,9%).
La crescita del Lazio è sostenuta principalmente dai settori del Commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+9,4% Lazio; +8,8% Italia) e dalle Costruzioni (+7,8%; +10,1%). Un contributo proviene anche dai Servizi finanziari, immobiliari e professionali (+1,6%; +2,7%) e dall’Agricoltura (+1,2%; -2,1%). L’Industria registra una crescita molto contenuta (+0,3% nell'arco di un anno), a fronte tuttavia di un lieve calo a livello medio nazionale (-0,2%).
Ampliando l’intervallo temporale al 2019, emerge un quadro a due velocità: le regioni del Centro Italia, ad esclusione delle Marche, mostrano un ritardo nel processo di recupero del PIL, con un divario sul 2019 che va dal -1,6% dell'Umbria al -0,2% della Toscana. Al contrario, le ripartizioni del Nord, Sud e Isole hanno pienamente colmato il divario con il pre-pandemia. Puglia, Lombardia, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia sono le regioni con le migliori performance.