"Mai come in questa fase storica l’economia italiana dipende dal rapporto tra Bruxelles e Roma. Le prossime Elezioni Europee si annunciano decisive vista l’entrata in vigore del nuovo Patto di Stabilità. E con il nuovo corso alle porte, Il Ministro dell’Economia Giorgetti auspica una certa flessibilità da parte della Commissione che sarà delineata nelle elezioni. Secondo i dati forniti dall’Istat, la ripresa economica dell’Italia nel periodo post-pandemia è stata tra le migliori se confrontata con quella di altri paesi Europei. Anche se il fenomeno da solo non basta a risolvere il problema di un’economica ormai ferma da troppo tempo. Nel Def presentato ad Aprile il governo italiano ha fissato la stima di crescita del Pil nel 2024 a +1%, superiore a quella fatta dalla Commissione Europea. A pesare sulla crescita sono state anche le crisi geopolitiche. Sono molte infatti le imprese che hanno dovuto affrontare periodi turbolenti e che reagiscono alle crisi, come testimonia l'intervista a Giulio Natalizia, Vice Presidente dei Giovani Imprenditori Confindustria":
"I dirigenti di alcune imprese italiane avranno modo di confrontarsi con i candidati alle prossime elezioni. Al centro dei colloqui le proposte per l'Europa di Confindustria, il cui obiettivo è quello di promuovere il rinascimento dell’Industria Europea. L’esecutivo spera anche in una ripresa incentivata dagli investimenti legati al PNRR, anche se per arrivare ad un deficit di bilancio al di sotto del 3% come chiesto dall’Unione Europea, gli esperti dicono, serviranno ancora diversi anni".