Il GSE ha pubblicato sul proprio sito le prime risposte alle domande sollevate dalle imprese sulla disciplina del Credito d'imposta 5.0.
In particolare, sono state fornite brevi precisazioni su alcuni temi come ad es.:
- cumulo del credito 5.0 con altre agevolazioni;
- modalità di calcolo del risparmio energetico;
- procedura di trasmissione delle comunicazione ex ante ed ex post.
Tali precisazione non esauriscono tutti i dubbi applicativi.
Continua il confronto di Confindustria, con MIMIt ed Agenzia delle Entrate, per cercare di sciogliere i profili critici che residuano.
In partciolare in tema di cumulo, con le FAQ è stato chiarito che il credito d’imposta Transizione 5.0 non è cumulabile con ulteriori agevolazioni previste nell’ambito dei programmi e strumenti finanziati con risorse dell’Unione europea.
A titolo esemplificativo, e non esaustivo, è esclusa la cumulabilità con le misure incentivanti le cui risorse finanziarie siano erogate alle imprese tramite bandi sia nazionali che regionali, finanziati o cofinanziati con:
- Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR);
- Fondo sociale europeo + (FSE);
- Fondo per la transizione giusta (JTF);
- Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR);
- Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR).
Come indicato nel decreto attuativo e ribadito dalle FAQ, il credito d’imposta, inoltre, non è cumulabile, in relazione ai medesimi costi ammissibili, con:
- il credito d’imposta per investimenti in beni nuovi strumentali 4.0;
-il credito d’imposta per investimenti nella ZES unica Mezzogiorno;
- il credito d’imposta per investimenti nella Zona Logistica Semplificata (ZLS).
A seguire potete trovare il link alle FAQ:
risposte alle domande frequenti (FAQ)
Il GSE ha pubblicato inoltre sul proprio sito delle pillole informative consultabile al seguente link: