Un compleanno speciale quello festeggiato ieri nella sede di Unindustria a Frosinone per gli 80 anni di Confindustria nel Lazio e, in particolare, in Ciociaria. Con "80 anni e non sentirli. Confindustria a Frosinone, riflessioni e prospettive" si sono riuniti i Presidenti che si sono succeduti alla guida dell'Associazione, per raccontare la storia di una realtà che con il territorio è cresciuta, è cambiata, ha sofferto e lottato. Tanti i temi sul tavolo, a partire dalle crisi che negli anni hanno messo in difficoltà il territorio e dalle nuove sfide che oggi deve affrontare il mondo dell'industria. Inevitabile, in questo periodo storico, la discussione sulla crisi dell'automotive. Riconversione la parola chiave, sulla quale tutti i relatori hanno puntato. Ma anche Tav, formazione, sburocratizzazione.
Maurizio Stirpe, Davide Papa, Giovanni Turriziani, Arnaldo Zeppieri, Miriam Diurni, Marcello Pigliacelli e l'attuale Presidente di Unindustria Frosinone, Corrado Savoriti, hanno preso la parola per raccontare le pagine di storia dell'Associazione, legate a doppio filo con quelle non soltanto della provincia di Frosinone, ma di tutto il Paese. Il presidente di Unindustria, Giuseppe Biazzo, è intervenuto per le conclusioni.
Presenti in platea tanti rappresentanti del mondo industriale e istituzionali. Tra questi il prefetto Ernesto Liguori, il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli e il commissario del Consorzio industriale Raffaele Trequattrini.
Il dibattito è stato moderato dal giornalista Corrado Trento: tra i temi centrali la crisi Stellantis, approfondito in modo particolare da Maurizio Stirpe, che ha evidenziato il legame tra le difficoltà del settore dell'automotive le sfide della transizione ecologica. Stirpe ha infatti evidenziato come il passaggio all'auto elettrica abbia creato un mercato difficile, in cui né le auto elettriche né quelle endotermiche trovano facilmente acquirenti. «Una situazione dovuta a un eccesso di regolamentazione del mercato, in cui la transizione verde è stata gestita attraverso slogan ambientalisti. L'automotive ha subito tutte le crisi immaginabili, da quella dei conduttori alla crisi energetica, e poi la guerra, l'inflazione, la crisi finanziaria. Con la crisi attuale non è facile stabilire le ricadute in termini di posti di lavoro. La mia impressione è negativa, non voglio creare illusioni, ma da situazioni difficili possono nascere opportunità se si gettali cuore oltre l'ostacolo».
Sullo stesso argomento, Davide Papa ha ricordato come all'epoca della sua presidenza fosse al centro proprio il grande investimento per Alfa Romeo nello stabilimento di Cassino. «Come Unindustria ci siamo adoperati molto a supporto di Fca. Oggi le cose sono cambiate, non c'è un dialogo facile ma un po' di ottimismo può esserci. Ci saranno degli investimenti, la guida è francese, ma, complici le dinamiche politiche e le dimissioni di Tavares, qualcosa potremmo riuscire a portare a casa, considerando che il presidente John Elkann è al lavoro per definire la rotta e ha già conferito delle deleghe».
A introdurre con forza il tema della riconversione Giovanni Turriziani, attuale vice presidente per la green economy di Unindustria, che ha sottolineato la necessità di puntare sulla neutralità tecnologica e sull'adattamento ai cambiamenti di mercato: «Probabilmente produrremo meno auto ma avremo la possibilità di diversificare la produzione». Necessario, inoltre, per Turriziani, velocizzarsi e sneillirsi, facendo particolare riferimento alle lungaggini legate alle autorizzazioni. «Su questo territorio i tempi di risposta sono troppo lunghi rispetto alla crisi che stiamo vivendo».
Arnaldo Zeppieri ha fatto il punto sul settore dell'edilizia, ricordando la crisi del 2008 che non ha lasciato illeso neanche un settore forte e trainante in provincia di Frosinone. «All'epoca abbiamo avuto il coraggio di riconvertire le aziende e oggi bisogna essere pronti alle nuove sfide e alle nuove opportunità».
Miriam Diurni ha poi, messo l'accento sull'importanza della formazione per rispondere al mismatch tra domanda e offerta di competenze. «Abbiamo avviato l'Its Meccatronico a Frosinone per creare un ponte tra scuole e imprese, fornendo ai giovani le competenze richieste dal mercato. Il tema delle competenze nelle aziende non è soltanto territoriale. C'è un problema di inverno demografico: ci litighiamo i pochi giovani che abbiamo ma nello stesso tempo li vogliamo competenti. Con l'Its Meccatronico ci siamo resi conto di aver dato una risposta alle esigenze del territorio. Siamo un modello che funziona, la nostra esperienza sulla formazione funziona e può essere comunicata ed esportata».
Sul tema delta Tav ha invece aperto il dibattito Marcello Pigliacelli: «Ritengo che una stazione Tav possa fare la ricchezza di qualunque territorio, portando benessere e sviluppo. Per noi sarebbe fondamentale, in quanto colmerebbe un divario significativo nei collegamenti con Roma. Ma il vero problema non è tanto la presenza o meno della Tav, quanto lo stato attuale della linea regionale, che è inadeguata. In passato, ci siamo battuti per potenziare i trasporti tra Cassino, Frosinone e Roma, richiedendo più corse e meno fermate, con l'obiettivo di raggiungere la capitale in 56-58 minuti. Oggi, non siamo più soli in questa battaglia: abbiamo alle spalle un sistema solido e coeso».
"E' stata una giornata molto emozionante per tutti noi imprenditori", ha commentato Corrado Savoriti. Per me, in qualità di nuovo Presidente di Unindustria Frosinone, è stato un onore accogliere i Past President e stimolare il confronto sulle sfide del presente. Abbiamo visto come l'industria sia stata fondamentale per lo sviluppo in questi 80 anni, e oggi con Unindustria vogliamo continuare a costruire insieme il futuro di questo territorio"