Nota di aggiornamento sulle principali misure fiscali contenute nel provvedimento
È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 31 dicembre 2024, n. 305 la Legge 30 dicembre 2024, n. 207, recante "Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027".
Tra le principali novità in materia fiscale segnaliamo:
- In linea con le proposte di Confindustria, è stata introdotta in via sperimentale, per un anno e con alcune limitazioni, la cosiddetta IRES premiale. Si tratta di una riduzione dell’imposta a favore delle imprese che trattengono gli utili in azienda destinandoli a investimenti. La misura prevede, per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024, un taglio di quattro punti percentuali (quindi dal 24 al 20 per cento) dell’IRES a favore delle imprese che: i) accantonano a riserva almeno l’80 per cento degli utili dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2024 e ii) destinano il 30 per cento di questi utili accantonati e, comunque, una misura non inferiore al 24 per cento degli utili dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2023, ad acquisti, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di beni strumentali nuovi di cui agli allegati A e B di Transizione 4.0, nonché di beni idonei ad accedere a Transizione 5.0, effettuati fino alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi 2025. Gli investimenti non devono essere inferiori a 20.000 euro.
- Confermato e reso strutturale il taglio del cuneo fiscale per i redditi medio-bassi ed esteso anche ai redditi fino a 40.000 euro con benefici per ulteriori 3 milioni di contribuenti. Con la nuova legge di bilancio il taglio del cuneo resta contributivo per i redditi fino a 20.000 euro mentre per i redditi tra 20.000 e 40.000 euro il taglio diventa fiscale, con una detrazione fissa di 1.000 euro fino a 32.000 euro, detrazione che diminuisce progressivamente fino ad azzerarsi (decalage) tra i 32.000 e i 40.000 euro.
- Confermato e reso strutturale anche la revisione delle aliquote IRPEF a tre scaglioni, già introdotta per il 2024, che prevede l’accorpamento dei primi due scaglioni di reddito con l’applicazione dell’aliquota al 23% sugli imponibili fino a 28.000 euro lordi (anziché fino a 15.000 euro). Le due misure (taglio del cuneo e accorpamento delle prime due aliquote IRPEF) determinano un effetto complessivo pari a circa 18 miliardi annui.
- Sul fronte welfare aziendale, si rilevano tre importanti novità:
- la prima attiene alla conferma per il triennio 2025-2027 all'aumento del limite di esenzione fiscale per i fringe benefit. In particolare, per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027 (in deroga a quanto previsto in via ordinaria dal TUIR), non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, delle spese per la locazione dell’abitazione principale o per gli interessi sul mutuo relativo all’abitazione principale entro il limite complessivo di 1.000 euro. Tale limite è elevato a 2.000 euro per i dipendenti con figli fiscalmente a carico (compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti e i figli adottivi, affiliati o affidati). fissata a 1.000 euro per i lavoratori senza figli e fino a 2.000 euro per quelli con figli.
- La seconda novità, in linea con una proposta di Confindustria, dispone che le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento dei canoni di locazione e delle spese di manutenzione dei fabbricati locati dai dipendenti assunti a tempo indeterminato dal 1° gennaio 2025 al31 dicembre 2025 non concorrono, per i primi due anni dalla data di assunzione, a formare il reddito ai fini fiscali entro il limite complessivo di 5.000 euro annui. Detta disposizione si applicano ai titolari di reddito di lavoro dipendente non superiore a 35.000 euro nell’anno precedente la data di assunzione, che abbiano trasferito la residenza nel comune di lavoro, qualora questo sia situato a più di 100 chilometri di distanza dal comune di precedente residenza.Questa misura rappresenta un primo passo verso il Piano per l’abitare sostenibile, promosso da Confindustria.
- Infine in tema di fringe benefit per le auto aziendali, la Manovra ha introdotto una nuova modifica al regime impositivo per le autovetture concesse in uso promiscuo ai dipendenti, superando la precedente impostazione che disponeva una tassazione graduale in relazione alle emissioni di CO2 e introducendo una distinzione basata solo sulla tipologia di alimentazione (elettrica o non elettrica).
- Prorogata fino al 2027 la riduzione al 5% dell'imposta sostitutiva sui premi di risultato.
- In tema di investimenti, risultano particolarmente rilevanti le novità riguardanti i Piani Transizione 4.0 e 5.0:
- Sul primo versante si segnalano i correttivi al credito d’imposta Transizione 5.0, che ne semplificano e rafforzano l’operatività, pur non incrementando le percentuali di agevolazione, come pure era stato invece anticipato dal Governo. La novità principale riguarda la ridefinizione degli scaglioni di investimento, che vengono ridotti da 3 a 2. In particolare, il primo scaglione, per investimenti fino a 2,5 milioni, e il secondo scaglione, per investimenti da 2,5 a 10 milioni di euro, vengono accorpati in un unico scaglione fino a 10 milioni di euro, al quale si applicano le aliquote più alte del primo scaglione.
- Con riguardo al credito d’imposta per investimenti in Beni strumentali 4.0 viene prevista l’abrogazione dal 2025 del credito di imposta per beni immateriali 4.0. A seguito della modifica, quindi, il bonus può essere fruito limitatamente agli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2024 ovvero entro il 30 giugno 2025, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2024 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. Per il credito di imposta beni strumentali materiali 4.0, invece, viene fissato un limite massimo di spesa di 2.200 milioni di euro per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025, ovvero entro il 30 giugno 2026, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. Viene espressamente previsto che tale limite di spesa non opera in relazione agli investimenti per i quali entro la data di pubblicazione della legge di Bilancio 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
- Approvata la norma relativa all’obbligo di utilizzare strumenti tracciabili (a decorrere dal 1° gennaio 2025 per le imprese con esercizio coincidente con l’anno solare) per le spese di trasferta sostenute dai dipendenti ai fini della deducibilità in capo all’impresa e per la non imponibilità dei relativi rimborsi operati dall’azienda. La misura comporterà rilevanti oneri di adeguamento per le imprese in qualità di sostituti di imposta e dovremmo provare a chiedere un differimento della sua entrata in vigore.
Seguiranno note di approfondimento e aggiornamento.