Il 16 dicembre scorso è arrivato il voto finale del Consiglio Ue alla proposta di regolamento sugli imballaggi e rifiuti da imballaggio (PPWR). Presentato dalla Commissione per sostituire la Direttiva in vigore e aggiornare l’attuale quadro per gli imballaggi durante l’intero ciclo di vita, a novembre era stato licenziato dal Parlamento europeo nella sua versione finale. L’ultimo passo sarà ora la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale europea, dopo di che il provvedimento entrerà in vigore in venti giorni, senza la necessità di essere adottato dagli Stati membri. Per l’applicazione ci vorranno invece 18 mesi di transizione.
Il nuovo regolamento aggiorna la disciplina sugli imballaggi e relativi rifiuti e abroga la storica direttiva 1994/62/Ce.
Tra le principali novità spicca l'obbligo per gli Stati membri di ridurre progressivamente l’uso degli imballaggi: del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040. Particolare attenzione è rivolta alla gestione dei rifiuti in plastica e agli imballaggi eccessivi o non necessari, in quanto i produttori e gli importatori dovranno garantire che peso e volume degli imballaggi siano ridotti al minimo indispensabile.
Dal 2030 inoltre sarà vietato l’uso di determinati tipi di imballaggi in plastica monouso, come quelli per frutta e verdura fresche non trasformate, per cibi e bevande consumati in bar e ristoranti, per monoporzioni e piccoli imballaggi monouso utilizzati negli hotel, oltre alle borse di plastica ultraleggere sotto i 15 micron.
Entro il 2030, tutti gli imballaggi – salvo poche eccezioni – dovranno essere riciclabili, mentre entro il 2029 il 90% dei contenitori monouso in metallo e plastica per bevande fino a tre litri dovrà essere raccolto separatamente tramite sistemi di deposito cauzionale o altre soluzioni equivalenti. Infine, il regolamento introduce obiettivi specifici di riutilizzo da raggiungere entro il 2030 per gli imballaggi di bevande alcoliche e analcoliche, con alcune eccezioni per prodotti come latte, vino e superalcolici.