Importanti audizioni ieri nell’ottava commissione del Consiglio Regionale competente per “Agricoltura, artigianato, commercio, formazione professionale, innovazione, lavoro, piccola e media impresa, ricerca e sviluppo economico”: si è parlato delle conseguenze economiche di un vincolo posto dal MIBACT sull'area produttiva Santa Palomba, tra Ardea e Pomezia e, nella seconda audizione, della normativa sulla zona franca urbana per le zone del Lazio colpite dal sisma del 2016.
Per quanto riguarda Santa Palomba, i rappresentanti di Unindustria e Federazione dirigenti europei, settore multimodale, hanno illustrato i limiti posti dal vincolo recentemente approvato a tutela del territorio sulle prospettive di sviluppo industriale. Nell’area sono presenti i settori farmaceutico, chimico e alimentare, ma è il polo logistico ad avere importanza preponderante: l’interscambio ferro-gomma che si realizza a Santa Palomba (uno dei 15 poli in Italia di questo tipo, è stato ricordato dagli intervenuti) garantisce anche un significativo livello di sostenibilità ambientale. Nel corso dell’audizione è emerso che il comune di Pomezia ha fatto ricorso contro il provvedimento del Mibact, ricorso cui potrebbe aderire la Regione, anche eventualmente attraverso un incontro dell’ottava commissione con gli assessorati competenti.